“Non esiste la fotografia di architettura, ma una compartecipazione, una relazione profonda tra due entità indipendenti, ma complici (…) Viviamo l’architettura, la vediamo, ma non riusciamo a osservarla, se non di fronte a una fotografia.” Questo il pensiero di Maria Letizia Gagliardi, architetto e docente all’Università di Udine, nonchè autrice de La misura dello spazio. Il termine “fotografia di architettura” non etichetta più un genere bensì identifica un soggetto predominante. Alla base di questo fondamentale cambio di prospettiva, si instaura la serie di interviste che ha messo a confronto ventisei fotografi italiani di architettura e di paesaggio su tematiche e tecniche di architettura contemporanea. Adottando la tecnica dell’intervista a domanda fissa, il lettore potrà confrontare le diverse personalità e il lavoro di ogni singolo fotografo. Inoltre le diciotto domande, come afferma l’autrice del testo, “hanno consentito di analizzare e confrontare quali siano le opinioni riguardo alla comunicazione, alla rappresentazione, alla documentazione e all’interpretazione dell’architettura e del paesaggio urbano.” Si comincia così dalla più classica delle domende, cos’è la fotografia, per proseguire con l’indagine su quale sia, per ognuno di questi fotografi, la scelta che rende le loro fotografie uniche e riconoscibili. Vengono poste anche domande più spinose come: “La fotografia è documentazione o interpretazione?” Oppure: “Lo sguardo del fotografo può farsi critica architettonica?”. Si prosegue scoprendo sia le tecniche preferite che i modi attraverso i quali nasce un libro sull’architettura. Inoltre ai fotografi viene posta una domanda fondamentale: “La rappresentazione fotografica ha in qualche modo influenzato l’architettura?” In ogni intervista è contenuta una fotografia che funge da “manifesto dell’ideologia e del lavoro” di ciascun fotografo intervistato. La misura dello spaziodi Maria Letizia GagliardiPrezzo € 21,90Editore Contrasto