L’autunno è forse la stagione più propizia per raccontare il Giappone. Il pittore Stefano Faravelli lo ha fatto in questi “Taccuini dal Mondo Fluttuante” che lo hanno accompagnato per le grondanti foreste del monte Koya, i santuari shintoisti di Ise, le alpi di Nagano con le loro popolazioni di macachi termali, i quartieri di Tokyo e di Kyoto. Luoghi topici del paesaggio giapponese, come il Torii di Myiajima e contrade poco battute come lo splendido Ryokan di Yamanaka. Un carnet de voyage le cui pagine, calligrafate e dipinte ad acquerello “contraggono il tempo e lo spazio per poi sprigionarlo sul doppio versante narrativo e simbolico”. Un ‘esperienza che si compendia  nella prefazione al volume dall’editore Enrico Ducrot: “Lo scorso anno  quando sono stato invitato a partecipare ad un convegno e ho visitato per la prima volta Tokyo e Kanazawa, mi è parso di incontrare un paese che stesse vivendo una fase transitoria. Da un lato un paese chiuso in se stesso, conser­vatore, con una forte identità tradizionalista. Dall’altro, un paese sviluppato con alcuni modelli occidentali, voluti od imposti, integrati solo par­zialmente ma mai veramente assorbiti, accettati e considerati oggi una delle cause della pro­fonda crisi socioeconomica”. Ma perchè proprio il Giappone?“In quei giorni, proprio vicino al mio ufficio, c’era una straor­dinaria mostra su Iroshige, continua Ducrot , e l’andammo a vedere insieme. Mi sembrò tutto più chiaro, una spiegazione pittorica di cosa fosse il Giappone e di come l’arte fosse il mezzo giusto per descriverne il clima dei momenti più cruciali come il periodo Meiji”. In allegato al volume un dvd video sul viaggio documentario dell’autore in Giappone. Giappone.
Taccuini dal mondo fluttuante.
Euro: 39,00
Pagine: 124Viaggi dell’Elefante