La città di Firenze, affascinante e bellissima in qualsiasi stagione dell’anno, custodisce alcuni segreti che gli stessi cittadini forse non conoscono. Vi raccontiamo cinque curiosità legate alla storia di Firenze, tutte da scoprire girovagando per le antiche vie e piazze.

 

L’autoritratto nascosto di Caravaggio: il famoso dipinto “Bacco” di Caravaggio, custodito alla Galleria degli Uffizi, nasconde un segreto scoperto solo pochi anni fa. Una sofisticata analisi scientifica ha rivelato un volto riflesso all’interno della brocca di vino alla sinistra del quadro. Tale figura, grazie alla profonda riconoscibilità delle sue caratteristiche fisiche: “Grandi orbite oculari, naso a base larga e un po’ camusa, labbra carnose e semi-aperte”, è stata identificata con sicurezza come l’autoritratto dell’autore stesso, che sembrerebbe essersi dipinto guardando direttamente il suo riflesso sul quadro.

caravaggio

 

Il cortile di Palazzo Pitti: quando, nel 1440, Luca Pitti commissionò la costruzione del suo Palazzo, decise di sfidare le due famiglie rivali costruendo un edificio il cui cortile potesse contenere l’intero Palazzo Strozzi e le cui finestre fossero delle dimensioni del portone di Palazzo Medici. L’impresa, però, fu tutt’altro che un successo: i Pitti finirono in rovina anche per colpa delle ingenti spese della sua costruzione e il palazzo, nel 1550, fu acquistato da Cosimo I de’Medici per farne la residenza principale di famiglia. Inutile dire che tutti gli stemmi della famiglia Pitti furono rimossi definitivamente.

Il sasso di Dante: in Piazza del Duomo, sul lato di via dello Studio, un osservatore attento o ben informato scoprirà l’esistenza di una targa bizzarra. Questa targa, infatti, fu posta in memoria di… un sasso! Si tratta, tuttavia, di un sasso celebre: pare che vi si sedesse spesso Dante, negli ultimi giorni della sua vita fiorentina, per assistere alla costruzione del Duomo. Attorno a questo luogo gira una buffa leggenda: pare che una mattina, incontrando il Sommo Poeta seduto sul sasso, un conoscente gli abbia chiesto: “Cosa ti piace di più?” ed egli abbia risposto “L’ovo!”, un anno dopo, lo stesso conoscente lo reincontrò e gli chiese all’improvviso: “Con cosa?” e il poeta rispose “Con il sale!”. Dante Alighieri possedeva infatti una memoria infallibile.

I tunnel sotto l’Arno: nel 1877 furono costruiti due imponenti tunnel dalle volte alte oltre quattro metri attraverso il fiume Arno. In uno di essi, tutt’ora esistente, vi passa la tubatura dell’acquedotto. L’inaugurazione del passaggio fu un avvenimento sensazionale in città e quasi cinquemila fiorentini, pagando un biglietto, vollero provare l’ebbrezza del passaggio sotto il fiume. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato dai partigiani tanto che sono ancora visibili le scalette d’accesso dalla pescaia di San Niccolò.

Il Giardino dei Semplici: situato in via Micheli, il Giardino dei Semplici è oggi parte del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Ma da cosa nasce il nome? Ebbene, nel Medioevo i “semplici” erano le piante medicinali coltivate in vari orti cittadini che venivano appunto chiamate “medicamentum simplex”. È importante considerare, nella visita di questo luogo suggestivo, che l’orto fiorentino è molto probabilmente il terzo più antico al mondo, dopo l’Orto botanico di Pisa e l’Orto botanico di Padova.