Successo oltre ogni aspettativa per la mostra nella Riviera ligure che celebra il ritorno di tre opere che furono realizzate da Monet proprio in questo territorio, nel 1884. Ad un mese dall’apertura (lo scorso 30 aprile) sono quasi 12.000 i visitatori, tra cui 1500 biglietti acquistati in prevendita dagli esercenti del territorio, a dimostrazione del forte interesse alla promozione dell’evento. Che nn puoi assolutamente perdere: Organizza, dunque, il tuo soggiorno in Liguria, visitando il sito di scambio casa HomeExchange.
Meraviglia, stupore e piacere della scoperta sono i sentimenti e i giudizi trasmessi dai visitatori che stanno affollando ogni giorno le due sedi di mostra: Villa Regina Margherita a Bordighera e il Castello Doria a Dolceacqua. I loro messaggi sul libro degli ospiti lo testimoniano: “Una visita meravigliosa, complimenti”; “Poetica e bellissima la lettura delle lettere da Bordighera”; “Un giorno vorrei diventare una principessa e vivere qua in questa bella villa”; “Credevo fosse solo bella, invece è pregna di storia meravigliosa”.
Visitatori di ogni età, grandi e bambini, comprese le scolaresche, cittadini del territorio ligure ma anche turisti venuti appositamente per visitare la mostra sia dall’Italia che dall’estero. È questo il target della carica dei primi 10.000 che hanno voluto mancare all’occasione “imperdibile”, come l’ha definita il curatore della mostra Aldo Herlaut, di ammirare tre meravigliosi dipinti che Monet realizzò in questi luoghi, lasciandosi conquistare dalla luce e dai colori. La mostra espone “Le Château de Dolceacqua” e “Vallée de Sasso, effet de soleil”, in prestito dal Musèe Marmottan Monet di Parigi, e “Monte Carlo vu de Roquebrune”, proveniente dalla Collezione Privata di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.
L’esposizione dei tre meravigliosi dipinti del maestro dell’Impressionismo è accompagnata dalla quadreria della Collezione Civica di Bordighera, le immagini fotografiche storiche, gli abiti d’epoca dal Museo Daphné di Sanremo, il patrimonio epistolare di Monet ed ulteriormente arricchita da un percorso tecnologico a firma ETT Spa. Videoproiezioni, monitor touch, effetti audio e luce immersivi contribuiscono, all’interno di queste due spettacolari sedi di mostra, a far rivivere le emozioni e le sensazioni provate dall’artista nel suo contatto con la natura, con i meravigliosi colori della Riviera.
La regia dell’allestimento è stata curata da Federico Basso: “Il tentativo è stato quello di non essere didascalici, ma di immergere il visitatore in quei luoghi e quei tempi, fornendo contemporaneamente alcune informazioni sul contesto storico ed ambientale. Abbiamo animato foto storiche del territorio, creando dei video in cui, attraverso una nuova tecnologia, assumono una componente tridimensionale. Informazioni circa la Villa sono state “messe in bocca” direttamente all’architetto Broggi che l’ha progettata, attraverso l’interpretazione di un attore in costume che parla in prima persona. Alcune concise infografiche animate forniscono dati ed una timeline interattiva su un touch screen permette di conoscere le tappe della vita della Regina Margherita in maniera rapida dinamica e divertente.
Infine, abbiamo deciso di creare un cortometraggio dove Monet appare, interpretato da un attore in costume, nei luoghi dove egli, 150 anni fa, dipinse i suoi capolavori. Vediamo l’artista esplorare, dipingere, cercare le giuste inquadrature, affrontare difficoltà inaspettate. Le lettere che Monet scrisse in quell’epoca, quasi ogni sera, alle persone a lui vicine, fanno da voce fuori campo. Monet appare così come un uomo con ambizioni, paure, aspettative, così come ognuno di noi. Un Monet che sveste per un attimo l’abito del genio cui tutto risulta facile ed immediato, per diventare un essere umano, alla difficoltosa ricerca della sua strada, in cui ognuno di noi può in qualche misura riconoscersi e con cui si crea una forte empatia”. Il cortometraggio è stato scritto e diretto da Federico Basso, mentre tutti i contenuti multimediali sono stati realizzati da ToonTaun animation studio.
Claude Monet aveva proprio ragione quando scrisse al suo mercante d’arte “Ho l’impressione che farò cose meravigliose”. A distanza di 135 anni, i suoi capolavori non destano di stupire e regalano una fascinazione unica.
La mostra è visitabile tutti i giorni con un biglietto unico per entrambe le sedi ed è aperta con i seguenti orari: dal 30 aprile al 14 giugno dalle 10.30 alle 18; dal 15 giugno al 31 luglio dalle 10.30 alle 19.30.