Dal 15 dicembre approderà nelle sale italiane UN’OTTIMA ANNATA film di Ridley Scott basato sul romanzo “Un amore per caso – a good year” scritto da Peter Mayle.

Sicuro di sé e arrogante, ostinato e affascinante, Max Skinner (Russel Crowe) è un banchiere di successo specializzato in transazioni finanziarie. Squalo della finanza sulla piazza londinese, Max non conosce rivali nella corsa alla conquista delle borse europee. Il suo ultimo successo infatti, è stato un “misero” guadagno a sette cifre, con grande sgomento e dolore dei suoi rivali. Ma in fondo, il trionfo di Max è in linea con la sua filosofia di vita secondo la quale “vincere non è tutto, è l’unica cosa! Poco dopo il suo ultimo exploit, Max riceve una brutta notizia dalla Francia: l’anziano zio Henry (Albert Finney) è morto e Max è l’unico beneficiario della sua tenuta, che include un villa in Provenza con tanto di vigna. La tenuta si chiama La Siroque, ed è il luogo in cui Henry si è dedicato alla coltivazione dell’uva negli ultimo trent’anni. Max si reca alla villa dove era solito trascorrere le vacanze da ragazzino insieme all’eccentrico zio, che non vedeva e non sentiva più da diversi anni. I ricordi di Max e il passare del tempo risvegliano in lui emozioni e sentimenti che pensava fossero scomparsi per sempre, e che gli permettono di apprezzare nuovamente e da una nuova prospettiva la filosofia di vita dello zio Henry, e soprattutto della vita in Provenza: “Non c’è nessun altro luogo al mondo in cui si può essere occupati facendo così poco e divertendosi così tanto!”

Secondo Russell Crowe, i flashback servono a sottolineare uno dei temi centrali del film e cioè che ‘fino a quando una persona resta nel nostro cuore, non muore mai.’ “Ho pensato che si trattasse di una meravigliosa metafora,” commenta Crowe. “Quando Ridley ed io abbiamo lavorato per ‘Il gladiatore,’ la metafora era la morte ma oggi, in UN’OTTIMA ANNATA, abbiamo discusso anche di un tema come la reincarnazione, e non mi riferisco al ritorno dal mondo dei morti ma parlo piuttosto di quello che succede a Max, una persona che per certi aspetti era come morta ma che dall’esperienza in Provenza trova nuove energie e esce rinato. Ogni personaggio di questa storia affronta una situazione che gli cambierà la vita in meglio.”

“Credo che il pubblico dopo aver visto il film riscoprirà i ricordi della sua infanzia,” commenta il quattordicenne Freddie Highmore, che interpreta Max da ragazzo. “Il film spingerà tutti a guardarsi indietro e a considerare le cose che ci sono successe nella vita. Quando era un ragazzo, Max non si rendeva conto di quanto fossero importanti gli insegnamenti dello zio Henry ma una volta adulto, tornando in quei luoghi si rende conto di quanto abbiano contribuito alla sua crescita e a fare di lui l’uomo che è.”