“L’inferno sono gli altri”, scrive Sartre, altri esseri umani che con le loro insicurezze, con i loro giudizi e con il loro egoismo ci rendono la vita difficile e ci impediscono di evadere da noi stessi. E’ così che l’Inferno di Sartre non è molto più di una piccola stanza semiarredata, spogliata degli elementi tipici che caratterizzano l’Inferno nell’immaginario collettivo. I protagonisti vengono introdotti nella stanza da un cameriere; sono tre, due donne e un uomo. Garcin, Estella e Inés, nuovi inquilini di questo luogo oscuro, si ritrovano così a dover vivere insieme il resto della loro “assenza” dal mondo dei vivi, senza pause, senza notte, senza il battere delle palpebre che dà un respiro alla vita terrena. Ognuno di loro è il boia per l’altro, un pregiudizio da infrangere per riscattarsi dalle proprie colpe in terra. Poiché le persone che hanno lasciato nel mondo dei vivi sono le stesse che ora li disprezzano o li dimenticano, la loro redenzione si gioca tutta a porte chiuse all`interno di questa stanza. L’impatto iniziale con ciò che li aspetta è rasserenante, ma il tempo scorre lentamente incalzando il ritmo delle loro discussioni, fino al punto in cui il meccanismo di accusa e assoluzione che rincorrono diventa un percorso estenuante e senza fine: un Inferno dettato dal giudizio degli altri.

Carlotta Corradi

Dal 13 al 25 marzo 2007
dal martedì al sabato alle 21.00
domenica alle 19.00
Teatro Stanze Segrete
Via della Penitenza, 3
Tel. 06 6872690