Nella Sala rossa alle ore 18,45 omaggio a Kubrick con ‘Orizzonti di gloria’ (Quel che accadde prima, durante e dopo uno di quegli attacchi frontali che si risolsero in veri massacri sul fronte franco-tedesco durante la guerra 1914-18: un colonnello liberale contro un generale mascalzone. Da un romanzo di Humphrey Cobb, sceneggiato dal regista con C. Willingham e J. Thompson)  e alle ore 20,45 con ‘Full Metal Jacket’: Dal romanzo The Short Timers di Gustav Hasford: in un campo di addestramento dei Marines nel South Carolina diciassette giovani civili vengono trasformati in combattenti (macchine da guerra e di morte); partito per il Vietnam, Joker, uno dei diciassette, lavora per un giornale militare e si trova coinvolto nell’offensiva del Tet.
In Sala azzurra alle ore 18,45 “Resident Evil” per la rassegna su cinema e videogiochi: nel megalaboratorio sotterraneo di una potente conglomerata di bioingegneria la rottura dolosa di una fiala del virus T provoca la chiusura immediata delle uscite, la morte di tutti quelli che vi lavorano e la loro trasformazione in famelici zombie. Un reparto militare entra per recuperare il controvirus.
Alle ore 20,30 si prosegue con il cinema e lo sport e la proiezione di “Maradona, la mano de Dios” di Marco Risi: biografia di Diego Armando Maradona. In Sala Cinema 3 alle ore 18,30 sarà proiettato “Microcosmos”: soggiorno in un pianeta sconosciuto, un prato, una giungla d’erba dove, ora meravigliosa e ora feroce, pulsa la vita dei suoi abitanti: formiche, lumache, coccinelle, api, bruchi, ragni, scarabei, cavallette, farfalle. Gli insetti non sono filmati soltanto nei momenti dei conflitti e degli accoppiamenti (i più facili da registrare), ma anche nei comportamenti e spostamenti più normali.Alle ore 20,45 un capolavoro della storia del cinema, “Metropolis” di Fritz Lang per la rassegna sul cinema austriaco: nel 2026 in una megalopoli a due livelli gli operai che lavorano come schiavi nei sotterranei sono incitati alla rivolta da un robot femmineo che riproduce le fattezze di una di loro, la mite e pia Maria. Realizzato nel 1926, ne esistono varie copie, ciascuna diversa dall’altra per durata e montaggio. Lo stesso F. Lang provvide nel ’27 a eliminare mezz’ora dall’edizione originale. La più attendibile oggi è quella restaurata nel 1984 dalla Cineteca di Monaco, a cura di Enno Patalas, che dura 147′ (4189 metri), ma nello stesso anno il musicista Giorgio Moroder ne confezionò una di 87′, virata in vari colori e sonorizzata con una colonna sonora rock con canzoni che fu distribuita sul mercato commerciale. In Sala Radio e Tv alle ore 20,45 è la volta di “Capricorn One” di Peter Hyams, per la rassegna “Il cannocchiale di Galileo”: la NASA sta per lanciare verso Marte una navicella spaziale. Per un guasto la spedizione viene simulata, ma non tutti credono all’inganno. Il film sarà preceduto dall’ascolto di un raro documento sonoro, che contiene le trasmissioni speciali radiofoniche e televisive, dedicate all’allunaggio, realizzate in occasione dei voli spaziali di Apollo 11, Apollo 12, Apollo 13 e delle Soyuz 6,7,8 con le voci di Andrea Barbato e Tito Stagno.Nella Sala Flaiano 4,  per i comici, si parte alle ore 18,45 con “Playtime” di e con Jacques Tati: Monsieur Hulot alle prese con un gruppo di turisti americani in visita a Parigi. Una serie di incidenti trasforma la serata dell’inaugurazione di un locale nella demolizione di un cantiere. È, anche per l’alto costo, il film più ambizioso di J. Tati (1908-82), quello in cui spinge alle estreme conseguenze la sua comicità di osservazione e la capacità di chiudere in una sola inquadratura una grande molteplicità di informazioni. È il film – girato in 70 mm – in cui Tati ha più sopravvalutato l’intelligenza del pubblico e la capacità di attenzione dello spettatore. Restaurato nella sua versione integrale (152′) nel 2002 e ridistribuito in Francia. Alle ore 20,45 si prosegue con la rassegna “A ciascuno il suo (cinema)”: i grandi registi rendono omaggio ai 60 anni di Cannes con un film collettivo, un sincero tributo al cinema. Tre minuti ciascuno per mettere in scena una sala cinematografica, con aneddoti che hanno segnato la loro vita privata e professionale, magari spingendoli a diventare registi. Alcuni di questi corti sono imperdibili. Piccole schegge che rievocano i grandi cineasti del passato, risvegliano malinconie sopite, divertono con gag esilaranti o rattristano con inutili glorificazioni narcisistiche. Tra gli autori coinvolti: Theo Angelopoulos, Manoel De Oliveira, Roman Polanski, Andrei Konchalovsky, Abbas Kiarostami, Nanni Moretti, Walter Salles, Wong Kar Wai etc.Alle ore 21,00 omaggio a John Fante nel centenario della nascita con la proiezione del documentario di Giovanna Di Lello “John Fante profilo di scrittore”.Infine nella Sala d’Annunzio ed il cinema proiezione alle ore 19,00 del documentario di Stefano Falco “Pascal D’Angelo, il poeta del piccone e della pala”.