Lo sostengono gli scienziati della University of Stirling, Scozia, con una ricerca pubblicata su Marine Drugs per la gioia milioni di giovani affetti da una patologia  anche non pochi riflessi psicologici nei casi più acuti.Gli autori hanno studiato le proprietà di alcune alghe marine brune, accumulate attraverso la catena del cibo in pesci come i salmoni. Contengono rispettivamente l’acido Epa omega 3 e l’acido Dgla omega 6, entrambi con proprietà antinfiammatorie, in particolare contro il batterio Propionibacterum acnes.“Gli acidi grassi possono inibire o eliminare i batteri, sono presenti naturalmente sulla pelle ma si possono anche implementare”, si legge nello studio,”si possono assumere mangiando alghe e salmone, oppure spalmando sul viso creme che li contengano”, concludono gli studiosi.Ora stanno sviluppando farmaci topici contenenti questi composti antibatterici contro l’acne e altre patologie della pelle.