Nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi, gli assistenti di volo hanno firmato l’intesa sul piano di salvataggio di Alitalia. Le firme di Avia e Sdl, dopo il sì delle altre sette sigle sindacali di Alitalia, chiudono la prima e delicata fase della trattativa con Cai, Compagnia Aerea Italiana nata dalla cordata di imprenditori con a capo Roberto Colaninno, per la nascita della Nuova Alitalia.”Non c’è nulla da festeggiare, è un momento di dolore”: questo il commento dell’Avia in seguito all’accordo raggiunto.  Il presidente Antonio Divietri ha aggiunto che un collega su tre va a casa mentre in centinaia  saranno costretti a cambiare città per lavorare. La categoria deglia assistenti di volo paga “un prezzo altissimo”: sono previsti 1.500 esuberi. Il coordinatore dell’SdL, Fabrizio Tomaselli, ha definito “una firma tecnica” quella apposta dagli assistenti di volo sull’accordo per il salvataggio di Alitalia. Infatti dovrà essere “confermata o meno dai lavoratori”. Tomaselli, inoltre,  ha sottolineato l’importante ruolo di mediazione svolto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.Per Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la firma di tutte e nove le sigle sindacali di Alitalia “conferma la validità del piano Cai, anzi, per certi aspetti, lo rafforza”. Air France e Lufthansa si preparano alla “battaglia” per la definizione del partner di minoranza straniero.