Un malato su 2 non sa di esserlo. Il 30% degli asmatici e fino al 75% dei pazienti con bronchite cronica non ha mai ricevuto una diagnosi.L’allarme proviene dal meeting annuale della European Respiratory Society (Ers), in corso a Berlino. In particolare, è emergenza Broncopneumopatia cronico-ostruttiva (Bpco), una malattia che nel nostro Paese provoca 18 mila morti l’anno. “Questa sottovalutazione – afferma il presidente della Ers Leonardo Fabbri, direttore della Clinica di malattie respiratorie dell’università di Modena e Reggio Emilia – sottolinea la necessità di affrontare meglio le tematiche delle malattie respiratorie, con l’identificazione dei fattori di rischio, studiando l’impatto sui nostri polmoni di fumo e inquinamento”. Infatti, l’interesse dei 20.000 pneumologi presenti al Congresso è stato catalizzato dalla presentazione dello studio clinico “Upflit”, condotto su 6.000 pazienti di 37 paesi. La ricerca ha preso in esame malati di Bpco ed enfisema per verificare l’evoluzione delle patologie respiratorie e i pazienti trattati con tiotropio hanno evidenziato una migliore qualità della vita, con riduzione dei sintomi e delle riacutizzazioni.E il fumo da sigaretta resta sul banco degli imputati anche al Summit di Berlino. “La prevenzione resta l’arma migliore per combattere i danni ai nostri polmoni – ribadisce Fabbri – e anche se la nostra legge antifumo è riconosciuta fra le migliori al mondo, come ha sottolineato ieri il sindaco di New York Michael Bloomberg intervenuto al congresso, il lavoro è ancora lungo. Restano ancora circa 11 milioni di persone nel nostro Paese dipendenti dal tabacco”.