A base di sostanze di derivazione vegetale ed apparentemente innocue ma con potenti proprietà allucinogene e psicoattive, pare che le bevande circolino senza troppi controlli ma purtroppo di difficile catalogazione tra le sostanze stupefacenti note ed individuate da apposite norme di legge. Di recente, infatti, pare che il Ministero della Salute, sia stato informato del ricovero di alcuni soggetti per gravi turbe psicomotorie, in seguito al consumo di una bevanda denominata “Ayahuasca” utilizzata all’interno di comunità religiose o sette per raggiungere l’estasi. L infuso deriva da un estratto vegetale di alcune erbe di piante locali: giacube (liana della foresta amazzonica) e rainha (foglie) utilizzato dai popoli amazzonici per lo svolgimento di particolari riti propiziatori.
 Le analisi di laboratorio hanno identificato tracce di potenti sostanze stupefacenti quali la dimetiltriptamina ed attualmente risultano ancora in corso ulteriori accertamenti.