‘Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre 1973.’:questo è l’incipit del libro di Alice Sebold, ‘Amabili resti’ -edito da e/o- che partendo proprio dalla tragica fine della protagonista narrante, racconta, senza cadere nel melodramma, quello che vede da un posto molto strano, una specie di paradiso-limbo. Susie, la protagonista non ha possibilità di interagire con i genitori e le persone che conosceva e intrappolata in questa dimensione onirica fra cielo e terra, dovrà imparare ad accettare la propria morte per riuscire a raggiungere il Paradiso ed essere finalmente in pace con se stessa. Guardando sulla Terra può vedere le vite ed i pensieri delle persone che conosceva, incluso il suo assassino.  Nel libro non c’è solo il lato cruento, doloroso e straziante, ma c’è anche quello dolce, delicato, puro, e questo perché a riportarci la storia è proprio la voce di Susie, che non dimentica la dimensione di un vissuto adolescente, dove l’allegria e la scoperta della vita sono sempre presenti. Alice Sebold è un’abile scrittrice che sa trascinare il lettore verso paesaggi di poesia e bellezza; da non tralasciare che lei stessa a 18 anni ha vissuto una storia di violenza: venne picchiata e stuprata in un parco  vicino all’università che frequentava. Questa brutta esperienza è stata raccontata nel suo primo libro ‘Lucky’. Dal romanzo il regista Peter Jackson (premio Oscar nel 2004 per Il Signore degli Anelli) ha realizzato l’omonimo film: The Lovely Bonesm, che è in programmazione in Italia dal 12 febbraio 2010.Amabili resti di Alice Sebold Editrice e/o