Il Teatro Ambra Jovinelli di Roma dedica una personale ad Ascanio Celestini. Nasce così il progetto Antologica, rassegna in quattro spettacoli che ripercorre le tappe di un attore, mascheraio e scrittore.

La “maratona lunga un mese” ha inizio con Fabbrica (dal 6all’11 marzo), racconto teatrale in forma di lettera, che narra lastoria di un capoforno della seconda guerra mondiale. A raccontarlaAscanio Celestini nelle vesti di un operaio che viene assunto persbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia, del padre e del nonnoche hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontatoall’esterno in maniera epica. Si delineano così tre epoche i cui uniciprotagonisti sono gli operai e la fabbrica. Fabbrica che se in etàantica necessitava solo di operai d’acciaio e cui nomi erano Libero,Veraspiritanova, Guerriero, nell’età di mezzo conosce l’aristocraziaoperaia con gli operai anarchici e comunisti che neanche il fascismolicenziava perché indispensabili alla produzione di guerra. Ma ènell’età contemporanea la fabbrica si svuota e gli unici operai che laabitano sono quelli che la fabbrica non riesce a cacciare via. Ideformi, quelli che nella fabbrica hanno trovato la disgrazia. Quelliche hanno sposato la fabbrica lasciandole una parte del loro corpo,della loro storie e della loro identità.

Alla base di questo lavoro una ricerca incominciata con la lettura ditesti che raccolgono le memorie degli operai legate soprattutto allaprima metà del secolo scorso. In seguito Ascanio Celestini ha aperto illavoro ad una serie di laboratori in giro per l’Italia. Il momentocentrale di questi laboratori è stato quasi sempre l’incontro conoperai che hanno lavorato in fabbrica tra gli anni ’40 e ’60. Cosìall’immagine dell’operaio spesso se ne sovrapponevano altre e lorostessi parlavano di sé come di operai-partigiani, operai-contadini,operai-artigiani oppure operaie-casalinghe, operaie-madri.

A Fabbrica seguiranno: Scemo di guerra (dal 13 al18 marzo), racconto del 4 giugno 1944, giorno della Liberazione, in cuisi intrecciano racconti paterni ed episodi della storia ufficiale; La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico(dal 20 al 25 marzo), viaggio nell’istituzione manicomiale e nellasocietà che ancora oggi la contiene attraverso le tracce di chi havissuto i luoghi della malattia mentale; Appunti per un film sulla lotta di classe(dal 27 marzo al 1 aprile), lavoro-in-corso nel quale AscanioCelestini, accompagnato dai suoi musicisti, racconta e canta ilprecariato e il mondo dei call center.