La confezione, disponibile da metà giugno nel reparto salute, conterrà 20 compresse da 500 mg e costerà 1,5 euro. In farmacia il prezzo del farmaco equivalente può superare i 4 euro: ci sarà quindi un risparmio di circa il 60%. Dopo l’esperimento fatto l’anno passato, si prevede un analogo successo con questo nuovo farmaco, al punto che la Coop prevede di immetterne di nuovi sul mercato. “Ci sono quattro disegni di legge sulle liberalizzazioni – precisa Aldo Soldi, presidente di Ancc-Coop, l’Associazione nazionale cooperative di Consumatori – e temiamo che possa esserci un ridimensionamento. Le liberalizzazioni hanno sortito effetti molto positivi, sia per i farmacisti, con oltre 2700 assunzioni tra corner della grande distribuzione e parafarmacie, sia per i consumatori, con risparmi consistenti. Nessuno dei pericoli paventati si è realizzato: né un abuso di farmaci da parte dei consumatori, né un danno per i conti economici delle farmacie né lo svilimento della figura del farmacista. E anzi, aumentano le matricole nelle facoltà di Farmacia. “Con i farmaci a marchio Coop – continua Sordi –  abbiamo dimostrato che si può intervenire sulla filiera industria-grossista-distributore: contraendo tutte queste rendite di posizione noi riusciamo a vendere, guadagnandoci, a un prezzo molto più basso degli altri”.