É stato una specie di circolo vizioso, dal quale non c’era nessuna via d’uscita né per Elisabeth né per me: avere rapporti sessuali con lei era come una mania – ha spiegato il mostro di Amstetten  – Non ho stuprato mia figlia da quando aveva 11 anni, non sono un uomo che abusa di bambini piccoli”. Secondo quanto riferisce il settimanale News, l’uomo avrebbe  ammesso di aver progettato il sequestro della figlia in cantina già due o tre anni anni prima. Dev’essere stato il 1981 o il 1982, quando cominciai a trasformare la mia cantina in una cella, chiudendola con una pesante porta in cemento armato telecomandata – spiega Fritzl -. Poi ho creato l’isolamento acustico del bunker e ho installato una toilette e un lavandino, ci ho messo anche un letto, un fornello e un frigorifero.
 A proposito delle sua famiglia segreta: Ero contento della nascita del bambino, perché per me è stato bello avere anche in cantina una famiglia vera, con una donna e con alcuni bambini.