Barba di frate, agretti, senape dei monaci, ci sono mille e uno nomi per queste piantine verdi che, grazie al loro particolare sapore, alla ricchezza di sostanze antiossidanti e di importanti minerali come il calcio e il ferro, stanno avendo sempre più popolarità sulle nostre tavole.

Occorre pazienza per pulire uno ad uno i fili della barba di frate, ma vale la pena farlo per essere ripagati dai suoi benefici e dal gusto, né aspro né amaro ma intenso, che si sposa benissimo con tanti altri ingredienti, regalando piatti dal successo assicurato.

Barba di frate, come sceglierla
Quando acquistate la barba di frate verificate che i mazzetti siano croccanti ma teneri al tatto. Fate attenzione al colore che deve essere verde intenso, senza sfumature giallognole. Quando sono molli, anche se di colore ancora brillante, vuol die che non sono più freschi. Conservate la barba di frate in un luogo fresco e asciutto. Va consumato entro quattro giorni dall’acquisto. Non è molto adatto per il congelamento.

Barba di frate: un “cosmetico” per la pelle
La ricchezza in calcio e provitamina A fa della barba di frate un alimento ideale per la pelle. Infatti, questa sinergia favorisce l’idratazione profonda, i meccanismi di ricambio cellulare e il rinforzo delle naturali difese della pelle mantenendola quindi più luminosa, compatta e sana. Quest’ortaggio è anche ricco di vitamina C che, sempre insieme al calcio, promuove la produzione di collagene. La barba di frate è quindi utile non solo come verdura antiage ma anche per contrastare le allergie cutanee e gli eczemi che si manifestano soprattutto in primavera.

FONTE: CUCINA NATURALE