Il primo viaggiatore che giunse su quest’ isola caraibica si chiamava Cristoforo Colombo. E di questo incantevole mondo scoperto, dove fondò il primo insediamento europeo nel continente americano, disse: “Il più bel paese che l’occhio umano abbia mai visto”. Si riferiva allisola Hispaniola, oggi suddivisa tra Repubblica Dominicana e Haiti. Sono passati più di 500 anni, ma da allora il fascino è rimasto uguale. Spiagge bianche di sabbia finissima orlate di acque cristalline, foreste pluviali ricche di fitta vegetazione e gente cordiale che vive le sue feste a ritmo di merengue, esuberante danza latinoamericana.

Le spiagge di Bayahibe si trovano sulla costa sud-orientale dell’isola Hispaniola e meritano di essere vissute intensamente. Basta fare del  Viva Dominicus Beach, villaggio turistico in pieno stile caraibico, la base per le vostre esplorazioni: spiagge di sabbia bianca punteggiate da palmeti di cocco, interrotte da scogliere e piccole baie, entroterra con fertili vallate, pianure irrigate e un’incredibile varietà di ecosistemi, all’interno del quale si trova il Parque Nacional del Este, il più grande ecosistema costiero del mar dei Caraibi, dove si trovano rare specie di orchidee, alberi di mogano e diversi uccelli acquatici.

Bayahibe è anche uno dei migliori luoghi della Repubblica Dominicana per fare snorkeling e immersioni: qui le acque sono adamantine, calde e calme, le barriere coralline ancora intatte e ricche di pesci e molluschi. E Il paese, fondato da pescatori portoricani nel XIX secolo, è riuscito a mantenere un carattere originale.

Da Bayahibe verso ovest si giunge a Rio Chavon, in un ambiente selvaggio, già location cinematografica per la pellicola Apocalipse Now. Pochi chilometri più avanti si raggiunge Altos de Chavon, un paese di artisti costruito negli anni ’70 nello stile di un villaggio mediterraneo del XVI secolo. Un fascino particolare offre l’isola antistante a Bayahibe, Isla Catalina, circondata da barriere coralline, con una varietà impressionante di pesci tropicali.