Come molti osservatori rilevano “la campagna elettorale tarda a decollare: partito per primo per il giro delle 110 provincie italiane con il suo bus, Walter Veltroni incontra folle calorose ma fatica a raggiungere la flotta di camper che presidiano il paese per il Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi” e ciò fa titolare a Le Monde “Silvio Berlusconi in buona posizione per vincere un terzo mandato”.”Dopo la rimonta iniziale” continua il quotidiano francese “la stagnazione del Partito Democratico suscita ormai interrogativi tra le sue fila”. I programmi troppo simili, soprattutto in materia economica, difficilmente potranno “convincere gli indecisi” che sarebbero ancora più del 25%: “per il momento i due avversari si accusano di plagio ma il tono rimane misurato” tra l’ottimismo che cerca di trasmettere Veltroni e il profilo basso scelto da Berlusconi.La domanda per gli osservatori esterni abituati alle ultime cruente campagne elettorali italiane è una sola: “Vi sarà una recrudescenza nelle prossime settimane?”. Il Partito Democratico ha spuntato alcune delle armi preferite dal Cavaliere “rifiutandosi di allearsi con la sinistra radicale lo ha privato del suo obiettivo comunista preferito e gli ha confiscato il suo vecchio nemico, Romano Prodi, che ha annunciato il ritiro dalla politica”. Di fronte a tutto ciò, Le Monde non può che osservare come i consigli di Berlusconi ai suoi candidati di paragonare Veltroni e Stalin “facciano sorridere”: “ammiratore di Kennedy e sostenitore di Obama il leader della sinistra riformista celebra il vento nuovo che soffia dall’America”.Secondo Le Monde, infine, la campagna a mezze tinte deriva anche dal “sistema elettorale” e dal confronto serrato che si potrebbe avere al Senato dove “il risultato potrebbe giocarsi in tre o quattro regioni chiave. La prospettiva di una futura coabitazione in una grande coalizione non spinge i due leader a sbranarsi”.