“Continuo a usare il telefonino con la più ampia libertà, ma se escono di nuovo fuori registrazioni lascio questo Paese”. Questa la minaccia di Silvio Berlusconi al congresso dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edilizi) spiegando che saranno pemesse, secondo la nuova legge già pronta, “le intercettazioni solo per reati di terrorismo e criminalità organizzata». Previsti  «cinque anni di carcere per chi le ordina, per chi le fa e per chi le diffonde, oltre a multe salatissime per gli editori che le pubblicano».Sempre secondoBerlusconi il prelievo fiscale corretto si aggira intorno a un terzo del reddito, se invece le «tasse sono tra il 50 e il 60% come accade per le imprese, è giustificato mettere in atto l’elusione o l’evasione».Pronte le reazioni alle parole di Berlusconi, in modo particolare al suo accenno all’evasione fiscale. Casini ha detto che «una classe politica che giustifica l’evasione è irresponsabile. È vero che le tasse sono troppo alte, ma chi giustifica l’evasione fiscale e si propone di governare il Paese è un pericolo pubblico». Giovanni Russo Spena (Sinistra Arcobaleno): «È fuori dal mondo che un candidato premier affermi che è comprensibile l’evasione fiscale». Domenico Proietti, segretario confederale della Uil: «Niente può giustificare l’evasione fiscale»