Un maggior numero d’impiegati agli sportelli e procedure burocratiche più semplici. Dopo le segnalazioni di tanti cittadini per  code ed ore di attesa al Centro prenotazioni (Cup) del San Camillo, l’assessore regionale alla Sanità, Esterino Montino, è andato a verificare di persona la situazione “senza preavviso”.  Un vero e proprio blitz, per constatare una reale inefficienza della struttura. In una mattinata, come testimoniato dal distributore di numeri, si arriva anche a quota 440, costringendo così i malati a munirsi di infinita pazienza, solo per stabilire la data di una visita specialistica, di una mammografia o di un elettrocardiogramma. Disagio che si spiega con la presenza di 28 operatori contro i 42 che vi lavoravano fino al primo aprile, quando il servizio era gestito dalla cooperativa Capodarco.  Una riunione operativa tra la direzione ospedaliera del San Camillo e Montino, ha deciso le misure che saranno estese, con una direttiva regionale, anche ad altre strutture del Lazio. L’assessore ha chiesto infatti alla direzione della struttura di aprire tutti gli sportelli disponibili, chiamando in servizio altri dipendenti, così da averne 45. Inoltre sarà previsto uno snellimento delle procedure per l’autocertificazione e delle campagne informative per i pagamenti del ticket direttamente dalle ricevitorie Sisal.