Sergey Brin, uno dei fondatori di Google, tredicesimo nella classifica dei più ricchi d’America, secondo la rivista “Forbes”, ha aperto ora un blog personale, dove annovera quello che di veramente importante capita nella sua vita, quando non lavora. Il primo lungo intervento del geniale 35 enne, sul suo nuovo diario on line personale, too.blogspot.com, ospitato proprio nel “Blogger’s service” di Google, informa i suoi numerosi utenti di aver scoperto d’essere portatore di una mutazione genetica che può far scaturire il morbo di Parkinson, ma la descrizione della predisposizione alla malattia, tuttavia, lascia trasparire la sua fiducia incrollabile nel potere della conoscenza. Il racconto di Sergey, infatti, appare un modo molto personale di constatare quanto conti l’accesso alla conoscenza. Il rapporto con la malattia, si traduce in una questione di dati, dentro cui scavare per indagare e capire, da mettere alla disposizione di tutti per consentire di giungere, prima o poi, ad una soluzione.Il post, infatti, tratta delle ricerche finora effettuate sul DNA di famiglia e della scoperta del gene LRRK2, grazie al progetto “23andMe”, impresa biotecnologia fondata da lui assieme alla moglie Anne Wojcicki, nel quale Google ha già investito 3,9 milioni di dollari.Questo primo intervento on line, dunque, pur non parlando di lavoro, racchiude in sé le ragioni che hanno portato Google al successo: la fruizione di un’immensità di dati, con l’obiettivo di poter utilizzare tale vastissima conoscenza per migliorare la propria vita.