Perché il caldo ci mette KO
Quando la colonnina di mercurio sale, il nostro corpo attiva la termodispersione: dilata i vasi sanguigni periferici e produce sudore per abbassare la temperatura interna. Se però l’umidità è alta o non reintegriamo i liquidi, rischio di disidratazione, cali di pressione, crampi e – nei casi estremi – colpo di calore. Proprio per questo il Ministero della Salute rinnova ogni anno il Piano Caldo con bollettini giornalieri per 27 città e il numero di pubblica utilità 1500, attivo dal 23 giugno 2025, che offre consigli personalizzati agli utenti .
Idratazione intelligente
- Beviamo almeno 2 litri d’acqua al giorno, frazionati in piccole quantità costanti.
- Integriamo sali minerali con acqua e frutta ricca di potassio (albicocche, banane) o verdura idratante (cetrioli, lattuga).
- Limitiamo bevande alcoliche e caffè: l’effetto diuretico accelera la perdita idrica.
- Non aspettiamo lo stimolo della sete: nelle giornate torride arriva troppo tardi.
Alimentazione che rinfresca
Preferiamo piatti freschi e leggeri: insalate di cereali integrali con verdure, pesce azzurro, yogurt e frutta di stagione. Evitiamo cotture lunghe che alzano la temperatura domestica e affaticheranno la digestione. Un pasto ipercalorico aumenta la termogenesi, facendoci sudare ancora di più.
Sonno e routine quotidiana
- Puntiamo su pennichelle brevi (20 min) nelle ore più calde, senza stravolgere il ritmo circadiano.
- Manteniamo la camera da letto sotto i 26 °C, schermando la luce diurna e facendo circolare l’aria la sera.
- Un ventilatore posizionato correttamente migliora la percezione di freschezza ma non abbassa la temperatura: beviamo acqua anche di notte se ci svegliamo accaldati.
Abbigliamento tecnico (e low-cost)
Scegliamo tessuti traspiranti: lino, cotone leggero, lane fresche o blend tecnici con filati anti-UV. Colori chiari riflettono la radiazione solare; tagli ampi facilitano la convezione d’aria. Sul fronte sport/outdoor, seguiamo il Protocollo Caldo 2025 che raccomanda capi traspiranti e pause frequenti per chi lavora all’aperto .
I segnali di allarme da non ignorare
- Sete intensa, labbra secche, urine scure
- Crampi muscolari o debolezza improvvisa
- Vertigini, nausea, mal di testa pulsante
- Temperatura corporea > 40 °C, confusione, perdita di coscienza
In questi casi procediamo subito a raffreddare il corpo (doccia tiepida, impacchi di acqua fresca su collo e ascelle) e contattiamo il 118.
Restare in città d’estate non deve tradursi in sofferenza. Con pochi accorgimenti – idratazione smart, alimenti leggeri, vestiti tecnici e attenzione ai campanelli d’allarme – possiamo godere delle giornate più lunghe in totale sicurezza. E ricordiamolo: il numero verde 1500 è lì per aiutarci, così come i bollettini quotidiani che consultiamo sullo smartphone mentre sorseggiamo quella rinfrescante brocca di acqua e menta. Buona estate (in salute) a tutti!
Questo articolo ha scopo informativo e non sostituisce il parere medico. In caso di dubbi o sintomi, consultate uno specialista.
