La prima novità riguarda la scuola dell’infanzia, poiché si offre la possibilità ai genitori di anticipare l’entrata, alla materna, dei loro piccoli a 2 anni e mezzo. Segue, poi, l’introduzione, alle elementari, del “tanto discusso” maestro unico di riferimento. Le ore di lezione, inoltre, passano da 50 a 60 minuti, oltre al potenziamento di alcuni insegnamenti fondamentali, dell’inglese, della matematica e delle scienze, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’inglese, ad esempio, alle superiori, diviene obbligatorio per tutti e 5 gli anni di corso.
In arrivo, anche 3 nuovi licei, dove s’introduce lo studio obbligatorio di due lingue straniere: quello in scienze umane, che sostituisce l’istituto magistrale, il musicale-coreutico, dedicato alla musica ed alla danza, nonché 3 nuovi indirizzi per il liceo artistico, il figurativo, il design ed il new media.
Rivoluzionati, infine, gli istituti tecnici, quali ponti per il mondo del lavoro, con la formula “2+2+1” anni, ovvero “base+specializzazione+perfezionamento”, potendo scegliere fra 2 settori, uno economico e l’altro tecnologico, e ben 11 indirizzi: l’economico, infatti, presenta 2 indirizzi, il tecnologico 9, ma, al quinto anno, tutti gli studenti hanno un ulteriore vantaggio, poter studiare una materia completamente in lingua inglese.  Prevista, però, per tutti, al quinto anno delle superiori, l’opportunità di svolgere uno stage in un’azienda, senza dimenticare che i laboratori arrivano a divenire centri di innovazione, attraverso la costituzione di veri e propri dipartimenti di ricerca “sperimentale”.