Fra il 1606 e il 1610, a parte una parentesi fra Malta e la Sicilia, Caravaggio visse a Napoli dove diede vita a capolavori come le Sette Opere di Misericordia, il Martirio di Sant’Orsola, la Madonna del Rosario e la Negazione di San Pietro. Ma se le ultime due opere sono oggi conservate rispettivamente a Vienna e a New York, le Sette Opere di Misericordia e la Madonna del Rosario sono ancora a Napoli, esposte la prima al Pio Monte di Misericordia, e la seconda – restaurata di recente – a Palazzo Zevallos.
 
Un itinerario alla scoperta della Napoli del Caravaggio non può quindi iniziare senza ammirare dal vivo le due famosissime tele, mentre ci penseranno i tour guidati e le iniziative teatrali di Barocco in scena a restituire in tutto e per tutto le atmosfere seicentesche vissute dal Merisi nei suoi anni partenopei.
 
Barocco in scena è una delle iniziative che fino al 30 maggio compongono l’offerta della  Arte Card (www.campaniaartecard.it), un city pass pensato dalla Regione Campania per agevolare la scoperta delle città e dei loro tesori. Grazie a questa card, sarà possibile accedere alle visite tematiche ideate per conoscere il barocco, e in tutti i fine settimana di maggio darà accesso alla performance teatrale Caravaggio/La rivoluzione dell’arte, un vero e proprio viaggio nella vita dell’artista, che avrà come palcoscenico il Pio Monte della Misericordia.  Lo stesso spettacolo andrà in scena anche a Roma: il palcoscenico sarà la bella Chiesa di Sant’Agostino, a due passi da Piazza Navona, che all’interno conserva la Madonna dei Pellegrini, opera del Maestro databile fra il 1603 e il 1606. Una riduzione del 50% sul biglietto per lo spettacolo è prevista per i possessori della Caravaggio Card, una carta che ha un costo di 20 Euro e che, fra i vari benefit previsti, dà diritto all’accesso diretto, senza fare la fila, alla grande mostra Caravaggio.
 
Allestita fino al 13 giugno alle Scuderie del Quirinale (www.scuderiequirinale.it), la mostra – incentrata solo sulle opere di Caravaggio storicamente accertate – riunisce in un percorso imperdibile capolavori provenienti dai più importanti musei d’Italia e del Mondo, come la Canestra di frutta (fiscella) dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Bacco dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, Davide con la testa di Golia dalla Galleria Borghese di Roma, I musici dal Metropolitan Museum di New York, il Suonatore di liuto del Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, l’Amor vincit omnia dallo Staatliche Museum di Berlino.
 
Ma sarà bene non dimenticare, una volta a passeggio per la Capitale, che altri capolavori del Caravaggio sono esposti nelle Chiese di Santa Maria del Popolo e di San Luigi dei Francesi.
La prima ospita, nella cappella Cerasi, la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro. La seconda contiene ben tre opere: la Vocazione di San Matteo e il Martirio di San Matteo, databili fra il 1599 e il 1600, e il San Matteo e l’Angelo del 1602. 
  
 Un filo invisibile lega, infine, Caravaggio alla città di Firenze: se ancora non è storicamente accertato che il Merisi passò per le rive dell’Arno, di certo era un habitué di Palazzo Firenze, la dimora romana della famiglia dei Medici, e da loro fu altamente apprezzato.  Da questa frequentazione all’approdo delle sue opere agli Uffizi il passo fu breve, e proprio agli Uffizi le celebrazioni per il Caravaggio proseguono, con la mostra Caravaggio e i Caravaggeschi. Dal 22 maggio al 10 ottobre, oltre cento tra quadri famosi e opere poco conosciute porteranno alla luce soprattutto le varie sfumature del fenomeno dei cosiddetti Caravaggeschi, artisti del calibro di Artemisia Gentileschi, Battistello Caracciolo, Theodor Rombouts, Gerrit Honthorst, Bartolomeo Manfredi, Jusepe Ribera, Cecco del Caravaggio e lo Spadarino (http://www.unannoadarte.it/mostra2_presentazione.html).
La mostra è in parte allestita anche alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, e con l’occasione vale la pena visitare la magnifica dimora medicea e l’adiacente Giardino di Boboli, che proprio nel Seicento vide il suo massimo splendore. 
 
Dove dormireDecumani Hotel de Charme, Via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 15 – 80134 Napoli
Tel/fax 081.551.8188 – www.decumani.com
 
Bettoja Hotels c/o Hotel Massimo d’Azeglio, Via Cavour 18, 00184 Roma
Tel. 06/4620561, Numero verde nazionale per prenotazioni 800 86 00 – www.bettojahotels.it
 
Hotel Brunelleschi, Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze
Tel. 055/27370 www.hotelbrunelleschi.it