“Casa mia casa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia”. Questo vecchio proverbio troverà certamente riscontro nei residenti di quartieri come Kensington, Bayswater e Notthing Hill Gate. Al centro di Londra non si bada a spese, e un appartamento di 120 metri quadri può arrivare a costare circa 33000 euro per metro quadro, primato mondiale per la capitale britannica, secondo una speciale classifica pubblicata dalla Global Property Guide. È necessario un alto tenore di vita per vivere sulle sponde del Tamigi, come dimostra il dato sui milionari residenti a Londra (il più alto al mondo!). Al secondo posto Montecarlo, dove una casa al centro (stessa metratura) costa in media 24900 euro al metro quadro. Chi avrebbe scommesso sulla grande mela deve accontentarsi del terzo posto di New York (14522 euro), seguita a pari passo da Parigi e Amsterdam (6667 euro), e da Mosca, salita vertiginosamente negli ultimi anni (6421 euro).
E Roma? La città eterna è nella top ten. precisamente all’ottavo posto, con la media di 6089 euro al metro quadro per una casa al centro. Posizione di prestigio se si tiene conto del nucleo abitativo di Roma, molto inferiore a quello delle città sopra citate, Amsterdam a parte. La classifica mette in evidenza un altro dato interessante, la crescita delle capitali balcaniche, fino a qualche tempo fa molto ambite dagli investitori immobiliari e divenute ad oggi molto care. Un appartamento di lusso al centro di Vilnius (Lituania) ad esempio, costa 3792 euro al metro quadro, a Riga (Lettonia) 3020.
In questo contesto non mancano, tuttavia, capitali importanti e sorprendentemente “accessibili” quali Madrid (3464 euro al metro quadro) e Berlino (3167 euro al metro quadro), che adottano evidentemente una diversa politica della casa. Il cucchiaio di legno va però a Chisinau, capitale della Moldova, che con i suoi 917 euro al metro quadro è la città europea con i prezzi immobiliari più bassi.
Una classifica che va completamente invertita quando si parla di ricavi degli affitti, generalmente in ribasso un po’ ovunque, ai peggiori minimi degli ultimi vent’anni in molte città europee. Ecco allora che il principato di Monaco diventa fanalino di coda. Qui infatti i proprietari degli appartamenti guadagnano, in media, solo il 2,43% del costo dell’affitto, contro percentuali che superano il 14% a Chisinau, dove i guadagni sono più alti perché nell’est europeo si gode da poco di una libera economia di mercato, di un ricorso ai mutui poco sviluppato e tassi di interesse costantemente alti. Un problema notevole nell’Europa occidentale in materia di affitti è quello delle tasse eccessivamente alte. Fattore preoccupante, se si considera il rialzo continuo dei prezzi degli immobili. Chi passeggia allegramente per le strade di Londra non sarà certo preoccupato. Ma gli altri?