La chirurgia estetica non conosce crisi. Si registra infatti un incremento costante di interventi del 20%. Aumento di richiesta “non guidata, non informata e che non si preoccupa del rischio clinico che coinvolge qualsiasi intervento di tipo medico. Così il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, in occasione del convegno ‘La gestione del rischio nella chirurgia estetica’ promosso da Osservatorio Sanita’ e Salute con il patrocinio dal Senato della Repubblica.”Oggi esiste un vuoto normativo, continua la Martini, che deve essere colmato con serietà e professionalità. La salute del cittadino è di primario interesse indipendentemente dalle motivazioni di un intervento di chirurgia estetica, siano esse funzionali o estetiche. Vogliamo moralizzare il settore attraverso la tracciabilità dell’intervento, l’informazione e soprattutto la formazione di medici. Per questo, spiega il Sottosegretario, ho gia’ presentato la proposta da alcuni giorni presso il capo di gabinetto del ministro, quindi mi auguro che a brevissimo venga approvato in consiglio dei Ministri e sarà un passo fondamentale”. D’accordo quasi il 100% dei chirurghi perchè “nessun intervento e scevro da complicazioni, spiega Maurizio Valeriani, Primaro di Chirurgia plastica Ricostruttiva dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma, e gestire il rischio significa proprio gestire le complicanze con ambienti medici idonei, tempi di ricovero adeguati, professonalità e tecnica chirurgica.