Ciarrapico divide il Partito delle Libertà.  L’imprenditore, candidato del Pdl, ha dichiarato di non aver mai rinnegato il fascismo.  Per Forza Italia Bonaiuti :”Siamo stufi di loro, di una sinistra che dà giudizi sugli altri. Alla sua presunta superiorità morale non crede più nessuno. É ora che la smettano”, replica il portavoce del leader del Pdl Silvio Berlusconi. “Un partito che si richiama alla parola libertà non può portare in Senato un convinto sostenitore della dittatura fascista”. Così Paolo Gentiloni, ministro delle Telecomunicazioni, candidato Pd nel Lazio. “Visto che Ciarrapico non rinnega il fascismo – si chiede – Berlusconi rinnegherà la candidatura di Ciarrapico?. Il leader del Pdl in passato aveva sempre detto parole chiare di condanna del fascismo. Ora, per qualche piccolo calcolo elettorale, le ha dimenticate?”. “Silvio Berlusconi ha scelto per le sue liste Ciarrapico che su Repubblica rivendica di essere stato e di essere un fascista.É inquietante leggere parole come quelle che oggi pronuncia, con una insopportabile leggerezza, un candidato al Parlamento”. Questa la dichiarazione di Alfredo Reichlin, dirigente del Pd, che ha presieduto la Commissione per il Manifesto dei valori del Partito democratico. “La prova – continua Reichlin – che non è possibile abbassare la guardia sui valori e sui principi su cui si fonda la nostra Repubblica. La prova che è ancora necessario, oggi più che mai, rinnovare la memoria su ciò che il fascismo ha significato per il nostro Paese. “A Berlusconi – conclude Reichlin – il compito di spiegare la presenza tra le sue liste di simili personaggi e di dire al Paese quale posto assume, tra i valori del Pdl, la nostra Carta Costituzionale, che nell’antifascismo ha la sua stella polare”. Secondo Dario Franceschini, vice segretario del Partito Democratico, “Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si é detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl”.