È quasi impossibile limitarsi ad un assaggio quando ci si trova di fronte ad un bel cesto di ciliegie! Dolci, succose, non serve neanche sbucciarle, basta passarle sotto un getto d’acqua fresca prima di assaporarle o di utilizzarle per preparare dolci, marmellate e bavaresi. Originarie dell’Asia minore, le ciliegie vengono ora coltivate in tutta Europa e in molti paesi degli Stati Uniti. In Italia la coltivazione è diffusa in tutto il territorio, anche come coltivazione spontanea. Ottima fonte di potassio, regolatore dei liquidi corporei, le ciliegie sono apprezzate dalla medicina naturale per le loro proprietà purificanti: si pensa che il frutto contribuisca a rimuovere le tossine e a ripulire i reni. Contengono inoltre fosforo, calcio, magnesio, manganese, rame e zinco, vit. A e C e polifenoli. La loro azione leggermente lassativa può aiutare in caso di stitichezza. Consumare ciliegie riduce anche i livelli di acido urico nel sangue, contribuendo quindi a prevenire la gotta. Le varietà di ciliegie sono più di 1000. Dalla specie “prunus cerasus” derivano quelle aspre e acidule come le mararasche, le amarene e le visciole; da “prunus avium” le ciliegie dolci, che si dividono in “tenerine” e “duracine”. Le ciliegie “tenerine” hanno forma regolare e polpa rosso-nerastra, maturano tra fine maggio e inizio giugno e le varietà più gustose sono “Moretta di Cesena” e “Ferrovia”. Tra le ciliegie “duracine”, di dimensioni maggiori, le varietà più apprezzate sono il “Durone Nero I di Vignola”, il “Durone Nero II di Vignola”, il “Durone dell’anella” e il “Durone della Marca”, quest’ultimo, di colore giallo-rosso, viene usato dall’industria conserviera per ricavare prodotti sotto spirito. Le ultime novità sulle ciliegie e sugli effetti del loro consumo nel nostro organismo giungono dal Michigan. Gli abitanti di questa nazione credono fermamente allo slogan “25 ciliegie al giorno tolgono i reumatismi di torno” e consumano quindi discrete quantità di ciliegie, di cui il Michigan è un grosso produttore. Sembra che in questo caso oltre il detto ci sia del vero. Gli scienziati hanno confermato l’efficacia terapeutica delle ciliegie nella cura dei dolori articolari e reumatici. Gli abitanti del Michigan, beati loro, soffrono pochissimo di reumatismi, e ciò potrebbe dipendere dagli antociani e dei flavonoidi di cui le ciliegie sono ricche. Queste sostanze, costituenti del pigmento delle ciliegie, agiscono come i più comuni antinfiammatori. Per assicurarseli basta scegliere le ciliegie più scure, che hanno maggiore efficacia curativa, e mangiarne almeno 25 al giorno.