23 settembre 2009. Data storica per la nascita di un nuovo giornale, libero da partiti e poteri, specchio di verità e giustizia. Il «Fatto Quotidiano» è la sfida lanciata da Marco Travaglio, uno dei fondatori, nonchè editorialista intransigente e coraggioso. Con il saggio Colti sul Fatto Nani e pagliacci, muffe e lombrichi di fine regime sul «Fatto quotidiano», l’arguto giornalista narra uno spaccato di storia italiana, una storia caratterizzata dal mancato rispetto dei fatti, dalla riduzione delle verità e del loro contrario a mere opinioni. Un’antologia dei suoi articoli sul Fatto, il giornale si è affermato come l’unica grande novità dell’informazione in Italia, per mostrarci con ironia e abilità “l’afonia con cui un’intera classe dirigente ha risposto alla cattura dello Stato e della realtà che caratterizza la Seconda Repubblica”. Ma come scrive Barbara Spinelli nella sua prefazione al libro, “c’è un’altra infermità di cui Travaglio fa la diagnosi:il mestiere dell’informazione …in cui buona parte del giornalismo scritto mostra non la realtà com’è, ma una mistificata realtà parallela, trasformata in film d’azione, distraente, futile”.  Al contrario, rifiutando i conformismi di destra e di sinistra, la lettura degli articoli di Travaglio mostrano una dettagliata analisi di ciò che accade, corredato da fatti, sentenze legali, dati.Il tutto intriso di libertà, senza paura di sembrare “eccentrico. Perchè “Colti sul fatto” è un libro dedicato a un mestiere trasformato in fabbrica di politica. Dove aleggia “il tradimento degli intellettuali impiegati nella carta stampata e nella televisione”.

Marco Travaglio
Colti sul Fatto
Nani e pagliacci, muffe e lombrichi di fine regime sul «Fatto quotidiano» 464 pagine
€ 16.90 Garzanti