Le ferie sono finite.
Il tuo corpo è tornato in città.
Ma il tuo spirito? È ancora in flip-flop, a scegliere tra feta o tzatziki.

Ecco una serie di scelte stilistiche, ambientali e sonore che ti permettono di illuderti con dignità di essere ancora in viaggio — mentre stai palesemente andando a lavorare con una borsa della spesa.

🌤️ Strategia #1: il bar giusto (o il bar sbagliato che ti sembra esotico)

Ogni città ha un bar con tovagliette di carta e piante tropicali morenti. È il tuo Mykonos interiore.

Ordina un espresso freddo, chiama il barista “Nikos”, metti gli occhiali da sole e non fare scroll.
Rimani in modalità terrazza vista mare anche se sei a Lodi davanti alla tangenziale.

🎶 Strategia #2: playlist “turista spirituale”

Compila (o fingi di compilare) una playlist con:

  • Bossa nova anche se non sei mai stato in Brasile
  • Electro-pop greco del 2012
  • Quel remix chill di Volare che ti ha ossessionato per tutto luglio
  • Rumore di cicale, mare, gelo nei bicchieri

💡 Pro tip: se ascolti tutto in cuffia mentre vai in metro, sembra quasi una scena da film europeo.


👘 Strategia #3: l’outfit della negazione (aka “sono in smart working da un bungalow”)

  • Pantaloni in lino anche se piove
  • Sandali in città con convinzione
  • Kimono vintage = giacca alternativa
  • Profumo alla monoi = arma segreta

Ogni outfit grida: “potrei fare aperitivo in una piazzetta mediterranea in ogni momento, se solo ci fosse.”

🧠 Strategia #4: trucca la mente, non il calendario

  • Metti il portachiavi preso al mercato locale ben in vista
  • Usa la crema doposole come body lotion da scrivania
  • Sorseggia l’acqua con fettine di lime come se avessi tempo per idratarti
  • Rispondi alle mail con tono rilassato: “Rientrato da poco, ma già operativo :)” → bugia necessaria