Ironizza Maurizio Crozza, comico di punta dell’ormai esiguo carrozzone dei provocatori italiani, sulla decisione dei vertici Telecom di eliminarlo dal prossimo palinsesto di La7: “Basta politica e basta satira, solo veline. Non è vero che Berlusconi e Brunetta non mi vogliono. Sto sulle balle anche a Maroni. E poi non dite che mi hanno cacciato. Faccio solo due puntate invece di dieci”.
Il vicepresidente di Telecom Italia Media, Giovanni Stella, ha spiegato così, con una metafora maldestra, l’off limits imposto a Crozza: “I programmi hanno una loro data di scadenza e a differenza di alcuni vini e alcuni formaggi, gli unici a migliorare col tempo, invecchiano e si deteriorano arrivando alla fine del loro processo”. “Sono deteriorato” ha sottoscritto il comico con un ghigno eloquente.
Dunque Crozza Italia, compendio di satire politically uncorrect su destra e sinistra del parlamento italiano sarà drasticamente limitato a due soli speciali, previsti per dicembre, di due ore ciascuno. Il tentativo di Stella di confortare Crozza con una proposta alternativa è caduto in un vuoto stupefatto: “Caro Maurizio e cari giornalisti, a settembre stiamo stringendo accordi per un programma con Luca Barbareschi e magari potremmo ipotizzare un duetto”.  Il mattatore ha scherzato: “Io e Barbareschi? Godo solo all’idea. Non vedo l’ora”. Difficile infatti immaginare una sintonia tra due prototipi (politici, professionali, mediatici) così distanti. Rattoppa Mauro Nanni, Amministratore Delegato di Telecom Italia Media: “Per Crozza stiamo lavorando a un progetto per la primavera 2010 – ha detto –  quindi con l’artista non c’è nessun tipo di problema”. Peccato che subito dopo Crozza assicuri di non aver mai sentito parlare di un “progetto 2010”.
Allontanato malamente il volto satirico della Rete (che almeno continuerà a colorire le copertine di Ballarò su RaiTre), La7 conferma i suoi successi di stagione, quelli che hanno incuriosito e fidelizzato oltre 13 milioni di telespettatori: Omnibus e Niente di personale di Piroso, Exit di Ilaria D’Amico, Otto e mezzo della Gruber, i reportage di Reality e lo one woman show Victor Victoria dell’ex Iena Cabello. A questi, si affiancheranno una rubrica economica della new entry Myrta Merlino (già volto di RaiTre) e una striscia quotidiana di cronaca (15 – 18) affidata a Luisella Costamagna, candidata a divenire l’anti-Barbara D’Urso.