Continua il giallo di Garlasco. Depositata oggi  dalla Procura di Vigevano la richiesta di convalida del fermo per Alberto Stasi, accusato dell’omicidio di Chiara Poggi. Intanto la difesa con una memoria difensiva, sostiene la mancanza di presupposti per il fermo di Alberto che ha trascorso la seconda notte in carcere sorvegliato a vista  e senza poter incontrare gli altri detenuti. Nel documento, che contiene le osservazioni del professor Francesco Maria Avato, il consulente di parte, si sostiene che le conclusioni a cui è arrivato il Ris “sono ancora preliminari” e che le tracce trovate sui pedali della bici sono riconducubili al dna di chiara ma non è certo che si tratti sangue.  Dal carcere di Vigevano, il giovane laureando continua a proclamarsi innocente.Confidandosi con il cappellano ha detto di augurarsi che la cosa si risolva in fretta e che gli vengano concessi almeno gli arresti domiciliari. Intanto il legale del ragazzo, uscendo oggi dal penitenziario, ha annunciato che ne chiederà la scarcerazione: Alberto -ha detto – non sta bene.