Secondo un’indagine condotta da Suitex International il 70% degli stilisti del settore moda (abbigliamento, accessori, calzature, tessuti e gioielli) è donna mentre l’80% dei designers (arredamento, illuminotecnica, design) è uomo.“Abbiamo preso in considerazione gli stilisti contenuti nella nostra banca dati, cioè un campione di oltre 1700 persone”, spiega Luigi Castellani, partner e socio fondatore di Suitex International, “e li abbiamo confrontati coi dati relativi ai designer del settore arredamento, illuminotecnica e design: un mondo che si è ormai avvicinato moltissimo al settore del fashion, tant’è vero che molti brand hanno dato l’avvio a linee di arredamento. Il risultato è stato molto interessante ed abbiamo notato alcune differenze fondamentali”.Rilevabile anche una certa diversità nell’età. In entrambi i casi più del 50% del campione si concentra nella fascia 30-40 anni; per gli stilisti si evidenzia una maggior incidenza di giovani nella fascia 20-30 anni (24,72%) a fronte di un 15,48% per i designer. Queste differenze sono essenzialmente riconducibili al percorso formativo, di norma più breve per gli stilisti e di carattere più tecnico per i designer.Per quanto riguarda le retribuzioni degli stilisti dei settori abbigliamento, accessori, calzature, tessuti e gioielli, possiamo considerare un minimao di 20.500 euro per le figure più junior fino ad un massimo di 87 mila euro, non considerando ovviamente le griffe e le situazioni di collaborazioni free lance. Si tratta di un dato concreto, estrapolato dall’annuale indagine sui livelli retributivi delle principali figure delle moda, indagine realizzata annualmente da Suitex International e giunta ormai alla 10a edizione (rilasciata nel mese di giugno 2008). Più complesso stabilire quanto guadagna un designer: molti sono freelance e collaborano occasionalmente con grandi marchi, seguendo solo alcuni progetti o firmando solo alcune collezioni.  Lo stilista di un’azienda di abbigliamento, accessori, calzature o pelletteria è la figura che definisce e disegna le collezioni in rapporto alla scadenza del campionario e agli standard aziendali. E’ la mente creativa del brand, utilizza la propria fantasia ed il proprio talento per creare modelli nuovi e adatti alle richieste del mercato: traduce le proprie idee in disegni utilizzando i mezzi tradizionali oppure le nuove tecnologie. Il designer opera invece nella creazione e sviluppo di tutti quegli altri oggetti che ci circondano:una lampada, un tavolo, un divano o un vaso.“E’ però ormai certa la tendenza del settore arredamento, illuminotecnica e design di entrare pienamente a far parte del fashion system, c’è sempre più commistione tra i due mondi.  Oggi una persona compra una lampada non solo perché ha bisogno di luce, ma perchè quel tipo di lampada gli piace, si riconosce nel suo stile, esattamente come farebbe per un paio di occhiali, una borsa o un vestito”, conclude Castellani.