Geppy Gleijeses nei panni di Michele Murri, sceglie DITEGLI SEMPRE DI SI per segnare un importante passaggio di testimone col figlio Lorenzo nei panni di Luigi Strada. Insieme sulla scena, i due, diversi per scelte artistiche ma complementari per tradizione e generazioni culturali, percorrono il ponte dell’arte tra la memoria del testo e la contemporaneità della regia.  Nel ruolo che fu di Titina, un attore duttile e straordinario come Gennaro Cannavacciuolo, già compagno di scena in molti successi ed ora impegnato in una ulteriore trasformazione totale, che rende merito a tutta la sua specificità d’artista doppio, en travesti. Ancora un cast di quindici elementi per dare vita ad uno spettacolo che ha debuttato alla prima edizione del Festival di Napoli.
Tragedia della pazzia vera e dichiarata, questa di un De Filippo ancora incerto tra il pirandellismo imperante e uno Scarpetta padre dal quale affrancarsi, fu scritta nel 1927 proprio per un altro Scarpetta, Vincenzo, fratellastro di Eduardo. Il protagonista, uscito dal manicomio, prende alla lettera ogni gesto e parola ascoltata e riferita, agendo di conseguenza; fino all’estrema, troppo allucinata coerenza che lo porterà ad ipotizzare di tagliare la testa al diverso, all’emarginato che non trova collocazione nella caotica società. L’allusione è certamente alla politica, allora come oggi. Roma.Teatro Quirinodal 24 marzo al 9 aprile 2009 Per informazioni e prenotazioni biglietteria del teatro Quirino tel. 06/6794585 (ore 10/19 – lunedì riposo)