Finito il clou dell’emergenza, anche se non sussiste alcun divieto o regolamento che vieti l’attraversamento del confine da parte degli svizzeri verso l’Italia, tuttavia, le autorità elvetiche continuano a sconsigliare ai propri concittadini di recarsi in Italia poichè non sarebbe consentito andare nel Belpaese per fare la spesa.

Resta in vigore quindi il divieto imposto dall’ordinanza federale “Covid” e si rischia di dover pagare una multa se colti in flagrante. Lo ha scoperto un ticinese in dogana che ha varcato il confine per sorbire un semplice caffè e comprare un giornale. E sarebbero in tanti, ieri, dopo la riapertura delle frontiere e la possibilità di rientrare in Italia ad essere stati “pizzicati”.

Per gli svizzeri, infatti, dal 3 giugno, si può nuovamente mettere piede in Italia per riabbracciare amici, familiari, andare dal parrucchiere o effettuare un controllo medico. Si può anche andare al ristorante o al bar. Come appunto in questo caso. Ma non a fare la spesa. Su questo punto da Berna sono arrivate indicazioni precise. Anche un semplice giornale rientra nel concetto di “spesa”, quindi tra gli articoli off-limits.

Vista la situazione particolare (si trattava di un semplice quotidiano), le Guardie di confine hanno valutato il caso specifico ed evitato di comminare la sanzione prevista: 100 franchi. Ma l’uomo è stato invitato a fare dietrofront per lasciare l’acquisto su suolo italico. Poco male, stando al protagonista di questa vicenda. Il ticinese, ne ha approfittato per un secondo caffè, durante il quale ha terminato la lettura del giornale prima di lasciarlo a nuovi avventori del bar. Questa una delle paure più grandi: essere bloccati al rientro alla dogana.