Una Roma mondana e frenetica . L’Italia da poco nata che si espande con i giornali, i politici e gli intellettuali. Matilde Serao, Luigi Capuana, Gabriele D’Annunzio in persona e qualche reminiscenza dannunziana di quella Elena Muti, tormento e fascino di Andrea Sperelli ne “Il Piacere”. Tutto questo è Evelina Cattermole, una delle personalità più affascinanti e discusse di fine Ottocento, meglio nota sotto lo pseudonimo di Contessa Lara, in una sera piovosa di novembre. Un solo colpo di pistola da parte del suo amante, fino all’agonia nello sguardo del giovane medico soccorritore. Ormai noto lo scandalo per l’omicidio di un uomo commesso da suo marito per la difesa dell’onore, amata e odiata come giornalista-scrittrice in una società maschile e maschilista, quel colpo di pistola sancisce l’inizio e mai un termine di una curiosità fatta di congetture sulla sua misteriosa morte. In una storia accattivante che deve muoversi tra le passioni e le invidie che la donna ha scatenato nella società del suo tempo.Dopo il primo romanzo “La donna in nero”, Brunella Schisa fa rivivere Contessa Lara in un libro che ben rappresenta l’immagine che la poetessa volle dare di sè, nel suo fascino totalizzante, tradita dagli uomini e forse anche da se stessa. Fino a cogliere nella sua storia, con molta sapienza, l’ombra di ogni donna.
Dopo ogni abbandono
Brunella Schisa
Garzanti