Per raffigurare il conflitto, l’autore lascia che il Male sia rappresentato da un mostro. Nel singolo individuo la divisione tra i due principi non si manifesta solo a livello mentale ma anche a livello fisico: quando il dottor Jekyll diventa malvagio muta il modo di comportarsi ma anche il suo aspetto esteriore subisce orribili trasformazioni, il volto assume le sembianze del demoniaco signor Hyde.
L’allestimento ruota intorno alla mostruosità; non quella palpabile, ovvia, immediatamente percepibile, bensì quella celata magari dietro ad un aspetto bonario, rassicurante. É la mostruosità che si annida nella normalità: è solo un caso che sia Jekyll a trasformarsi in Hyde; poteva essere Poole, il maggiordomo o sir Utterson, o una qualsiasi altra delle rispettabili persone che popolano la perbenista società vittoriana, rappresentata nello spettacolo dalle sagome in costume d’epoca che popolano la scena ideata da Giorgio Panni.
Il mostro è quella parte nascosta in ciascuno che si libera – in maniera deviata e sproporzionata – dai freni inibitori imposti dalla società, dall’educazione, dalle buone maniere. Tutti possiamo trasformarci in Hyde e compiere le atrocità peggiori che diventano – in questa nuova dimensione di assoluta mancanza di morale, coscienza, cuore – normali: quando gli altri respingono Hyde pieni di disgusto, rifiutano in lui una parte di se stessi.
Maurizio Gueli è tutti i personaggi dell’adattamento e conferisce ad ognuno la propria voce, le proprie caratteristiche fisiche e gestuali, dando vita ad una grande prova attorale, fino all’ultima, delirante trasformazione da Jekyll ad Hyde. Il danzatore Rocco Colonnetta affianca Maurizio Gueli, dando vita ai demoni che possiedono tutti personaggi; i movimenti coreografici sono di Markus Zmoelnig; la regia dello spettacolo è di Daniela Ardini le scene di Giorgio Panni e Giacomo Rigalza
TEATRO POLITEAMA BRANCACCIO
Sala “ IL BRANCACCINO”
Via Merulana,244 – 00185 Roma tel.06.47824893
21 Novembre – 3 Dicembre – ore 21.30