Botteghe magiche e boschi misteriosi, ricette fantastiche e libri incompiuti, demoni dispettosi e fantasmi inquieti, visioni surreali e animazione stop motion: dopo i numerosi riconoscimenti internazionali, arriva nelle sale Fantasticherie di un passeggiatore solitario, esordio alla regia del giovane autore Paolo Gaudio. Un’opera prima ironica e a tratti malinconica, che trascina in tre epoche diverse alla scoperta di un capolavoro della letteratura inesistente. Tra gli interpreti, Luca Lionello. In sala da giovedì 26 novembre.
Tre personaggi di tre epoche diverse vengono uniti da un sogno di libertà e da un piccolo capolavoro di letteratura. Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le “fantasticherie” di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto nel bosco.
Jean Jacques Renou (Luca Lionello) è uno scrittore che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere Fantasticherie di un passeggiatore solitario, un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico. Theo (Lorenzo Monaco) è un giovane laureando in filosofia dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou. Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all’inattesa conclusione di voler realizzare la “Fantasticheria n° 23”: l’ultima “ricetta” scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas. Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo e che Theo sta leggendo con tanto trasporto…