Con l’arrivo di giugno si inizia a sentire l’atmosfera estiva a tutti gli effetti: le giornate di sole scaldano e illuminano le grandi città, regalando a tutti ore di luce infinita da trascorrere in compagnia.

A dare il via alla bella stagione sarà quest’anno il ponte del 2 giugno: un’occasione unica per partire in gita con gli amici o con la famiglia alla scoperta dell’arte, della cultura, di paesaggi incantevoli e perché no persino di scienza.

Una meta molto ambita che racchiude in sé tutte queste caratteristiche è la bellissima città di Firenze che offre ai visitatori un vero e proprio tuffo nel passato, partendo alla scoperta dei suoi luoghi più iconici come il Duomo, Palazzo Vecchio, la Basilica di Santa Croce o Piazzale Michelangelo, ma anche di molti altri meno conosciuti che nascondono però oggetti rari e veri e propri capolavori.

Tra questi un luogo di culto, simbolo dell’architettura romanica fiorentina, tornato di recente al suo antico splendore grazie ai lavori di restauro: la Basilica di San Miniato al Monte che domina dall’alto la città, regalando a chi passa da lì un panorama spettacolare.

La chiesa fu costruita tra XI e XIII secolo ed è decorata con marmi verdi e bianchi che formano disegni geometrici di rara bellezza: dopo i recenti interventi di restauro si possono tornare ad ammirare la cupola interna, il Cristo Pantocratore del catino absidale in oro, i mosaici, l’altare, il Cristo Crocefisso di terracotta invetriata, il Pulpito e il Busto reliquiario di San Miniato.

Ma l’arte e la religione non sono gli unici ambiti ad aver influenzato la città del Giglio che nei secoli ha ospitato anche alcuni dei più grandi uomini di scienza i cui strumenti di osservazione e ricerca sono raccolti al Museo Galileo di Firenze. Si trova in piazza dei Giudici, vicino alla Galleria degli Uffizi, nella sede di Palazzo Castellani, un edificio di antichissime origini (fine XI secolo), noto ai tempi di Dante come Castello d’Altafronte.

Il museo conserva ancora oggi alcuni degli strumenti scientifici più importanti e antichi al mondo, provenienti dalle collezioni delle famiglie Medici e dei granduchi Lorraine. Fra gli oggetti esposti, si possono vedere strumenti matematici, ottici, astronomici, chirurgici o di navigazione e anche il telescopio di Galileo con cui, nel 1609, scoprì i monti lunari e i satelliti di Giove, ma anche il primo barometro in mercurio, inventato nel 1634. Inoltre, vi è una piccola collezione di orologi tascabili, fra cui alcuni fabbricati negli ultimi anni del Cinquecento.

Ma il percorso espositivo del museo si compone anche di tantissimi laboratori e attività per i bambini che sognano di diventare dei piccoli scienziati.


E per chi invece sogna di esplorare la volta celeste come Galileo si consiglia una visita al planetario, situato nel centro cittadino, all’ interno di una grossa cupola. Le visite e gli incontri al planetario sono tenuti da esperti astronomi dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri di Firenze, pronti a spiegare agli spettatori il movimento dei diversi corpi celesti che prendono vita davanti i loro occhi, guidandoli nel vedere la posizione degli astri alle varie latitudini e mostrando loro molte altre curiosità. Sarà un’esperienza unica che divertirà grandi e piccini per vivere insieme un weekend indimenticabile in una delle città più belle al mondo.