L’anno scorso ha vinto lo Strega con Il desiderio di essere come tutti. Prima ancora aveva scalato le classifiche con Momenti di trascurabile felicità. Ora, Francesco Piccolo, tocca l’altra faccia della nostra quotidianità, i piccoli ma inesorabili momenti che ogni giorno ci colpiscono dentro, facendosi soffrire. Ma ne vale la pena? La risposta già nel titolo, Momenti di trascurabile infelicità, da poco in libreria per Einaudi.

E nelle parole dell’autore (che ha anche una consolidata fama di gran seduttore). A io donna, Piccolo dice: «Siamo schiavi degli assoluti, la Grande Felicità o Infelicità che capitano chissà se due, tre volte nella vita. Mentre in una giornata ci sono tantissimi attimi che ci fanno male in modo relativo. Un relativo che accumulandosi ha grande valore per noi. Io volevo riscattarlo…». Ai lettori non resta che scoprire come.