Il testo dello scrittore toscano non poteva mancare nella straordinaria carriera di Marina Malfatti, infatti le indiscusse qualità mattatoriali della commedia ne hanno fatto da sempre un cavallo di battaglia per attrici di gran temperamento e di prorompente personalità. Basti pensare che si sono misurate con il personaggio di Nunziata, una delle più accattivanti e malinconiche figure femminili del teatro contemporaneo italiano, alcune tra le più significative interpreti della nostra scena come Sarah Ferrati, Pina Cei e Marisa Fabbri.

Come ben evidenzia il regista Piero Maccarinelli, Novelli non è semplicemente un autore vernacolare bensì “un autore realista in lingua toscana”. Il sapido ritratto di questa Italietta di provincia riverbera a tratti Pratolini e a tratti anticipa la grande commedia italiana degli anni 50. Non a caso il regista la sottrae all’ambientazione d’inizio secolo per trasportarla ai fervidi anni prima del boom economico.
La ricca commerciante protagonista di questa commedia, che miscela sapientemente divertimento puro con un fondo di amara crudeltà, è una donna che ha paura del tempo che passa, della gioventù che sfiorisce e tenta con ogni mezzo di conquistarsi un ultimo sogno d’amore. E questo sogno è disposto anche a comprarselo, se necessario. Ecco dunque che Nunziata non esita, oltre a sfoggiare un trucco eccessivo e abiti troppo giovanili, a mettere prepotentemente in campo anche le sue migliori qualità, case, terreni e denaro, il tutto allo scopo di attirare l’attenzione del giovane Ugo, fidanzato di Gina, la giovane stiratrice che abita al piano di sopra.
La Nunziata tratteggiata da Marina Malfatti è un personaggio vero, comico a volte, ma anche con risvolti teneri, attraversati da una vena di malinconia e dall’amara consapevolezza dell’incedere del tempo, attualissima croce della nostra società.

Roma, Teatro Quirino
dal 10 al 22 aprile 2007