Dopo essere stato arrestato ieri pomeriggio e interrogato per cinque ore, Alberto Stasi ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Vigevano. L’accusa è pesante:omicidio volontario aggravato. Ma davanti ai magistrati e ai carabinieri il bocconiano dal volto impietrito ha sostenuto la sua versione. “Quella bici io non l’ho presa – ha risposto agli investigatori che gli mostravano le analisi dei Ris sul dna di Chiara ritrovato sul pedale -. Io non so nulla, non c’entro nulla”. Prima notte in cella, tranquilla, per Alberto. In cella da solo ma non in isolamento, nel carcere Piccolini di Vigevano, una struttura che ospita circa 400 detenuti. Oggi il pm Rosa Muscio, titolare dell’inchiesta sull’omicidio Poggi, dovrebbe inoltrare al Gip la richiesta di convalida del fermo.Entro 48 ore il giudice deciderà se tenere Stasi in carcere oppure rimetterlo in libertà.