I condannati per pedofilia avranno  la possibilità della castrazione chimica. Questo, in Gran Bretagna, il programma che il Ministero della Salute propone per ridurre drasticamente i livelli di testosterone degli uomini che, volontariamente, si sottoporrano al trattamento in vista della scarcerazione. Si registra che nei altri Paesi che hanno introdotto questo tipo di normativa (Usa, Svezia, Danimarca e Canada) i risultati siano stati soddisfacenti.Ma come funziona la terapia? Il Prozac fra i medicinali utilizzati per ridurre la libido ai livelli pre-pubertà  e alcuni farmaci contro il cancro. Il programma di trattamenti, coordinato al livello nazionale dallo psichiatra criminale Don Grubin, dell’istituto di Neuroscienze dell’università di Newcastle, prevede un monitoraggio mediante il quale verranno individuati i soggetti che potranno beneficiare di queste cure. Il trattamento non vuole  sostituire il carcere, ma servirà ad evitare che il pedofilo sia recidivo.In Scandinavia pare che la “cura” sia efficace:reiterazione del reato ai danni di bambini ridotta da oltre il 40% al 5%. Scettica l’Australia il cui  governo ha sempre rifiutato il ricorso a questa pratica per mancanza di prove sull’efficacia. Senza contare che non si conosono gli effetti collaterali. E in Italia? Secondo il professor Vincenzo Gentile, presidente della Società Italiana di Andrologia, non è contestabile l’uso dei farmaci ma espone delle perplessità in merito ai risultati nel tempo. Infatti c’è il problema del ricordo: i pazienti perdono l’istinto sessuale ma con il tempo tendono a riappropriarsene utilizzando farmaci come il Viagra o protesi al pene. In definitiva i farmaci dovrebbero essere supportati da un valido programma psicologico