Sono pochi, nel nostro paese, i casi di compagnie che affidano la loro produzione di spettacoli ad un vero e proprio dramaturgo, alla scrittura pensata ad hoc per la messinscena e per un dato gruppo di interpreti. Una delle più fortunate e longeve eccezioni è quello di Ugo Chiti, autore e regista della compagnia Arca Azzurra Teatro, che interrogano questa volta uno dei testi fondamentali della nostra cultura. La mancanza d’amore, di riconoscimento, è mancanza di vita, dolore: a partire da questo assunto GENESI – i ribelli diventa la riscrittura, ironica e popolare, delle origini del mondo segnate dalla perenne ricerca da parte dell’uomo di un luogo dove possa sentirsi compiuto e libero, accettato e amato. Lo spettacolo è una sacra rappresentazione contadina, in cui l’icastica lingua toscana s’innesta sulla scrittura visionaria del testo originale, per mettere in scena con alternanza e contrapposizione di segni, il conflitto Dio/uomo, padre/figlio, potere/sudditanza. Undici episodi emblematici di solitudine, speranza e ribellione: Lucifero con un’ala sola, con barattoli legati alle caviglie per avvertire il Dio punitivo dei suoi spostamenti; le donne che narrano ai bambini la leggenda di un Eden perduto; e poi Caino, carico di domande e assetato d’amore, portatore anche lui dello stesso seme di ribellione dell’angelo caduto; Noè, il primo uomo invaso da Dio, la costruzione dell’Arca, l’oltraggio del figlio Cam al padre ubriaco; e ancora un’idea di esaltazione finita in farsa, la Torre di Babele; e infine, grottesco interno di famiglia, la vicenda di Lot, di sua moglie e delle sue figlie, vittime destinate ad approdare ad un incesto forzato. Un quadro sull’origine dell’umanità, sui suoi infiniti affanni ed immutati dolori, che segna il ritorno della compagnia e di Chiti alle radici del proprio fare teatro, al racconto popolare affidato all’abilità interpretativa di un solido gruppo d’attori. Teatro La Comunità, Roma 28 marzo / 2 aprile 2006 Teatro Cafaro, Latina 9 maggio