Prima violentata e poi uccisa con un taglio netto alla gola. È quanto emerge dai primi esami sul corpo di Meredith Kercher, la studentessa inglese di 22 anni trovata morta venerdì pomeriggio nella sua camera da letto in un casolare del centro storico di Perugia,  effettuati presso l’Istituto di medicina legale dell’Università di Perugia dal dottor Luca Lalli. “Ci sono elementi interessanti – ha detto Lalli all’ uscita dell’ istituto di medicina legale pressato dai giornalisti – dei quali vado a parlare con il magistrato e con gli inquirenti”.  I risultati definitivi dell’esame autoptico, si avranno solo tra sessanta giorni.Dopo l’autopsia, gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell’abitazione dove è avvenuto il delitto. Erano presenti il pm che conduce le indagini, Giuliano Mignini, il dirigente della squadra mobile Giacinto Profazio e il funzionario Marco Chiacchera, oltre al medico legale Lalli. Il sindaco di Perugia, Renato Rocchi, ha detto che “non c’è bisogno di appelli particolari all’impegno dei responsabili della sicurezza della città, perché questo è già massimo”, e che “i perugini si aspettano che il responsabile sia presto individuato e punito in modo esemplare”. Il questore Arturo De Felice ha ribadito che “tutti gli strumenti investigativi, le forze e le competenze sono stati messi in campo per arrivare presto alla soluzione”.