L’Organizzazione Mondiale della Sanità promuove ogni anno, per il 4 settembre, la Giornata internazionale del benessere sessuale: un’occasione istituita a livello internazionale per sensibilizzare la popolazione su una tematica che, pur essendo così importante per la sfera psico-fisica dell’individuo, spesso ancora viene considerata come slegata alla salute generale della persona.

In questo scenario, Top Doctors® (www.topdoctors.it), azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, come telemedicina, ricerca e selezione del miglior specialista, prenotazione e pagamento delle visite, elenca 3 motivi per cui questa ricorrenza merita di essere celebrata.

  1. Non se ne parla abbastanza

Nel 2020, il benessere sessuale resta un tabù – in particolare nel Bel Paese. In Italia, infatti, secondo i dati Fiss (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica) solo il 19% dei medici fa domande sulla sessualità alle pazienti in menopausa, mentre la maggior parte degli uomini che hanno riscontrato problemi di disfunzione erettile preferisce cercare una soluzione online piuttosto che rivolgersi a un medico.

  1. Ancora manca consapevolezza e (di conseguenza) prevenzione

Il livello di educazione sessuale, tra giovani e meno giovani, rimane basso, come testimonia lo scarso utilizzo di contraccettivi. Infatti, sempre secondo uno studio Fiss, solo il 56,61% degli italiani li usa abitualmente. Ne consegue che una buona fetta di popolazione sessualmente attiva si espone, più o meno consapevolmente, al rischio di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.

  1. È un tassello importante del benessere generale dell’individuo

Gli esperti concordano che per vivere in maniera positiva la sfera sessuale, bisogna prima di tutto essere in buona salute fisica complessiva: quindi, anche per trovare la serenità sotto le lenzuola, valgono i classici consigli, come seguire una dieta attenta, fare attività fisica, tenersi lontano da alcol, droghe e fumo. Ma non solo, è ovviamente fondamentale sentirsi bene con sé stessi a livello interiore, accettando le proprie tendenze e inclinazioni.