Oggi 21 settembre è stata celebrata la XVIII giornata mondiale dell’Alzheimer con iniziative di sensibilizzazione poste in atto in tutta Italia. La crescente centralità del problema della diffusione delle demenze ed in particolare del morbo di Alzheimer nel nostro Paese come nel resto del mondo, deve necessariamente coinvolgere tutte le istituzioni. In particolare il Ministero della salute è impegnato su due nuove iniziative di grande impatto per i prossimi anni, tra cui la partecipazione alla Joint Action ALCOVE sulle demenze in Europa e l’elaborazione di linee di indirizzo per le demenze che prevedono azioni sia a livello nazionale che regionale ed il coordinamento e la sinergia di tutti gli interventi.In merito il Sottosegretario alla salute Francesca Martini ha dichiarato: “La malattia di Alzheimer e le malattie neurodegenerative devono essere poste necessariamente tra le priorità nell’agenda globale per i prossimi anni. Le demenze rappresentano infatti una tra le maggiori cause di disabilità in particolare nella popolazione anziana . I maggiori fattori di rischio associati all’insorgenza delle demenze, sono infatti correlati ai processi di invecchiamento. In una società con età media in aumento come quella italiana si prevede che queste patologie diventeranno nei prossimi decenni uno dei problemi più rilevanti in termini di sanità pubblica. In Italia attualmente si stima che siano oltre un milione i pazienti con demenza e circa ottocentomila i malati affetti da demenza di Alzheimer. Occorre quindi un articolato sviluppo della ricerca scientifica da una parte, mentre dall’altra risulta fondamentale la presa in carico globale attraverso la terapia farmacologica e la riabilitazione. La capacità del medico di medicina generale di cogliere i primi segni della malattia con una diagnosi precoce risulta un fattore strategico insostituibile.