É vero che gli antichi romani festeggiavano proprio in questo periodo Pomona, dea dei giardini, per propiziare la fertilità della terra, ma la ricorrenza di Halloween tutto è fuorchè insita nella nostra tradizione. Eppure da qualche anno sempre più giovani e giovanissimi preparano maschere e trucchi horror per prendere parte alle svariate feste a tema che caratterizzano la notte tra il 3 1ottobre e il primo novembre. Quest’anno secondo Telefono blu, oltre 8 milioni di bambini e adolescenti e almeno 2 milioni di adulti hanno deciso di aderire alla ricorrenza. Oltre ai tradizionali party in maschera riservati agli adulti, infatti, sono aumentati anche i bambini che hanno bussato alla porta di amici e vicini di casa per fare la fatidica domanda “Dolcetto o scherzetto?” racimolando caramelle e cioccolatini.”Questa frenesia di Halloween è un effetto secondario del fenomeno di americanizzazione – ha dichiarato Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza, dove insegna Sociologia della comunicazione – non crediamo si tratti di manipolazione culturale, ma è difficile negare che, almeno nelle sue forme più estreme, Halloween sia una dimensione dell’immaginario che è stata assorbita acriticamente per accostamento e imitazione di una società più forte. Forse avremmo dovuto integrare meglio lo stimolo che ci è pervenuto con le tradizioni culturali locali”.In barba all’accusa di essere dei “copioni”, sempre più italiani celebrano Halloween in modo estremo: è in ascesa, infatti, la tendenza a frequentare proprio nella fatidica notte stregata, castelli e palazzi ritenuti sede di una qualche presenza sovrannaturale. Chissà se già dal prossimo anno anche i “nostri” fantasmi non scelgano di manifestarsi proprio ad Halloween!