Lo rivela una ricerca pubblicata su ”The Journal of the American Medical Association”. Secondo lo studio su 193 campioni di medicinali, sottoposti all’esame della fluorescenza, il 20,7 per cento mostra un livello tossico di molto superiore alla dose standard che si può ingerire quotidinamente senza incorrere in effetti pericolosi. Negli ultimi 30 anni si registrano ben 80 i casi di avvelenamento da piombo in seguito all’assunzione di preparati ayurvedici.
 
Si tratta di rimedi vecchi di 2mila anni, preparati secondo la tradizione medica orientale con miscele di erbe che in alcuni casi contengono metalli come mercurio, piombo, ferro, zinco, mica e anche perla. Non essendo considerati farmaci sono venduti liberamente su internet senza alcuna regola. Per questo ricercatori raccomandano molta attenzione nell’uso di questi prodotti che “servono per curare una malattia e non ne dovrebbero invece causare un’altra per la presenza di materiali tossici”