Sono in tanti a pensare che fermenti lattici e probiotici siano la stessa cosa, ma non è affatto così. Altri addirittura pensano che i fermenti lattici siano migliori dei probiotici, e anche questo non è vero. La verità è che c’è una bella differenza tra fermenti lattici e probiotici.

I fermenti lattici sono batteri capaci di produrre acido lattico, mentre i probiotici sono “organismi vivi che conferiscono uno stato di benessere all’organismo ospite, se somministrati in concentrazione adeguata”, in base alla definizione dell’OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Due cose ben diverse quindi.

Molti affermano “io prendo il mio yogurt con fermenti lattici e quindi tengo in salute il mio intestino”, mentre altri dicono “sono uguali, entrambi contengono dei fermenti lattici”. Ma alla luce di quanto detto sopra possiamo dire che non è cosi.

LE DIFFERENZE TRA FERMENTI LATTICI E MIGLIORI PROBIOTICI

A chiarire questo e altri i dubbi gli esperti scientifici di Probilive.it (www.probilive.it), piattaforma creata per informare i consumatori sulla connessione tra salute e probiotici.

“Innanzitutto è bene specificare che i termini probiotici e fermenti lattici sono spesso usati come sinonimi, e come abbiamo visto non sono la stessa cosa”, dicono dal board scientifico di Probilive.it.

I fermenti lattici, che fermentano il latte, come nel caso dello yogurt, sono una cosa, mentre i probiotici, cioè i batteri selezionati scientificamente e registrati presso il Ministero della Salute, sono un’altra.

Essi differiscono inoltre sia per qualità che per quantità batterica, molto più numerosi nei probiotici ovviamente, ma non solo.

I FERMENTI LATTICI NON SONO MIGLIORI DEI PROBIOTICI

I probiotici, a differenza dei fermenti lattici, sono più diretti ed efficaci nel migliorare la salute, l’equilibrio dell’intestino, e della sua flora microbica, ovvero il microbiota.

Per questo i probiotici sono ormai collegati, per tanti motivi scientifici, ai concetti di salute e benessere.

Lo yogurt con i fermenti lattici, al contrario, è un buon alimento si, ma manca di tutte quelle caratteristiche benefiche proprie dei probiotici.

LE CARATTERISTICHE DEI MIGLIORI PROBIOTICI

Un altro aspetto di cui sono convinti i consumatori, come riferiscono sempre gli esperti di Probilive.it, è espressa dalla classica affermazione:

“Io prendo tanti miliardi di probiotici quindi mi faranno bene”.

Una delle convinzioni più errate, su cui occorre fare chiarezza fin da subito: non è la quantità di batteri nella capsula o bustina che conta, ma sono le caratteristiche del ceppo probiotico che sono rilevanti.

Questi ceppi devono essere dosati adeguatamente, e soprattutto devono arrivare in una certa quantità solo dove servono, cioè nel colon.

Purtroppo non tutti ci arrivano, molti infatti non raggiungono l’obiettivo poiché vengono inattivati dal passaggio attraverso lo stomaco e nel primo tratto del duodeno.

Non tutti conoscono questi concetti che sono basilari, per questo su Probilive.it si cerca di spiegarli in maniera semplice, usando un linguaggio alla portata di tutti.

“Un probiotico deve contenere quantità di batteri che devono superare il miliardo, devono attraversare bocca, esofago (non tutti vi riescono) e stomaco (altro ostacolo a causa dell’acidità), prima di arrivare vivi e vegeti, per potere funzionare, nell’intestino”, dicono ancora gli esperti scientifici di Probilive.it.

SOLO I MIGLIORI PROBIOTICI ARRIVANO NEL COLON E FUNZIONANO

Arrivare fino al colon: è qui che si gioca la partita tra i migliori probiotici.

Solo alcuni probiotici hanno la capacità diarrivare ad interagire con la mucosa intestinale, per creare un reale benessere, e, come riportato in numerosi studi scientifici per curare e prevenire, grazie al riequilibrio del microbiota, tante malattie come cancro, allergie, obesità, diabete allergie, infezioni.

Ogni probiotico ha le sue regole quindi, e non funziona per tutto.

Per questo il consumatore dovrebbe essere informato al riguardo, con notizie veritiere ottenute da esperti e siti web dedicati allo scopo.